A Roma il 10 Years Celebration Gala di Women for Women against Violence

 



I Camomilla Music Award premiano la musica come voce di speranza e impegno sociale

 

Roma, 3 ottobre 2025 – Spazio 900 ha accolto un evento che ha unito celebrazione, memoria ed emozione: il 10 Years Celebration Gala di Women for Women against Violence, manifestazione che da un decennio porta avanti due battaglie cruciali per la vita delle donne – la lotta alla violenza di genere e la sensibilizzazione sul tumore al seno.

Condotto da Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, con la regia di Antonio Centomani, il Gala ha trasformato lo spazio in un luogo di condivisione e rinascita, dove la musica si è fatta protagonista assoluta grazie ai Camomilla Music Award.

La musica come ponte di consapevolezza

In un mondo in cui le parole rischiano talvolta di perdersi, la musica diventa un linguaggio universale, capace di attraversare barriere culturali ed emotive e di parlare direttamente al cuore. È in questa convinzione che nel 2024 Donatella Gimigliano, Presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas e ideatrice del progetto, ha dato vita ai Camomilla Music Award: un premio che riconosce e valorizza gli artisti che scelgono di usare il proprio talento non solo per intrattenere, ma per testimoniare, sensibilizzare e promuovere valori di vita e solidarietà.

La camomilla, simbolo della rassegna, non è un fiore casuale: in natura è in grado di prendersi cura delle altre piante, aiutandole a guarire. Una metafora semplice e potente, che ben rappresenta l’anima del progetto.

I premiati: due voci nuove, autentiche e coraggiose

L’edizione 2025, firmata dal maestro orafo Michele Affidato (già creatore dei premi di Sanremo) e guidata dalla direzione artistica di Gianni Testa, ha voluto puntare su due talenti emergenti, nella convinzione che il vero valore non si misuri solo con la fama, ma con la capacità di mettere la propria arte al servizio di messaggi di cambiamento.

Joia B. ha ricevuto il premio dalle mani di Francesco Schittulli, presidente della LILT, per il brano Un tempo per volare. Una canzone che nasce dalla sua personale battaglia contro il tumore al seno, e che si trasforma in un inno di resilienza e speranza per tutte le donne che affrontano la stessa prova. La sua musica non racconta solo dolore, ma la possibilità di rinascere, di continuare a volare nonostante le ferite. Giovanni Segreti Bruno, premiato da Gianni Testa, ha portato al Gala il suo Notre Drame, già vincitore del Festival Amnesty International. Un brano che mette in luce la capacità dell’arte di farsi voce di giustizia e diritti umani, richiamando l’attenzione sul dramma universale della violenza. Due percorsi diversi, ma uniti dallo stesso coraggio: usare la musica come strumento di consapevolezza sociale.

Un decennale di volti e testimonianze

Il Gala è stato arricchito dalle note dei I Gemelli di Guidonia, capaci con la loro ironia e la loro straordinaria armonia vocale di trasformare il palcoscenico in un’esplosione di leggerezza intelligente, e da Antonio Maggio che ha regalato al pubblico un finale intenso con La faccia e il cuore, scritta con Ermal Meta e cantata con Gessica Notaro. A fare da sfondo scenografico all’evento la mostra fotografica del decennale che ha dato volto e voce a storie di vita e resilienza. Presenti in platea testimoni simbolo come Filomena Lamberti, la prima donna in Italia sfregiata con l’acido solforico, Nicolò Maja, con i nonni Giulio e Ines, portatore della memoria della sua famiglia spezzata dalla violenza, Antonietta Tuccillo, che ha trasformato la sua battaglia contro il tumore ovarico in arte crochet, insieme a molte altre figure che hanno scelto di raccontarsi per rompere il silenzio come Nadia Accetti, Chiara Salvo, Maria Pia Dionisi, Alessandra Laganà, Edy Giordano, Alessandro Staliano, Giuliana Di Carlo. Accanto a loro, le testimonial della rassegna come Carolyn Smith, Rosanna Banfi, Emma D’Aquino, Alessandra Viero, Carolina Marconi, Ilaria Capponi, Benedetta Rinaldi ed Eleonora Pieroni.

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