Intervista a Martin Francisco Montero Baez, la nuova giovane stella del cinema italiano
Martin Francisco Montero Baez è uno dei giovanissimi attori emergenti del cinema italiano. La sua carriera, iniziata con tante esperienza di rilievo fra cui quelle in film con Pierfrancesco Favino e Alessandro Siani, continua a gonfie vele. Lo abbiamo intervistato, reduce da una spettacolare esperienza cinematografica all'estero.
Martin sei reduce da un viaggio fuori Italia su un set, ci dici di più?
"Sì esatto. Sono appena tornato a casa. Partecipo al cortometraggio di Andrea Borgo insieme a Claudia Gambino, attrice con un vasto curriculum cinematografico e attoriale e ad un' altro attore di fama internazionale. dal 12 Marzo sono iniziate le riprese nel deserto e nei piccoli villaggi di Marrakech e zone colpite dal recente terremoto".
Ci racconti l’emozione?
"Grandissima ho amato i profumi, il cibo e i colori del Marocco ma la cosa più intensa è stata conoscere le famiglie marocchine, mi hanno accolto nelle loro case con il sorriso e la gioia nel cuore bambini giocano all' aria aperta, non hanno bisogno di cellulari ,si divertono in modo genuino a contatto con la natura".
La cosa più interessante difficile o particolare?
"Imparare l’arabo. Una sfida che alla mia età forse in pochi si trovano ad affrontare. Interessante, difficile e particolare insieme. Mi sono ricordato un'intervista di Pierfrancesco Favino nella quale diceva che la lingua araba è estremamente affascinante e poetica, questo mi ha motivato ad accettare la proposta del regista di recitare tutto il film in lingua straniera. In questo modo mi sono sentito più vicino al personaggio che interpreto".
Hai vissuto quest’avventura con la tua famiglia?
"Si ed è stato meraviglioso sia avere mio padre, che nel cortometraggio interpreta Nizar, una guida locale,amico di vecchia data di Sara( la protagonista femminile) ed il mio fratellino sul set che ha regalato a tutti sorrisi e spensieratezza contagiosa. E poi come sempre, la mia mamma “manager” dietro le quinte attenta ad ogni dettaglio organizzativo. Il regista mi ha detto che la presenza di tutta la famiglia è "stato avere energia", credo sia uno dei complimenti più belli che ho ricevuto e mi ha fatto capire quanto sono fortunato".
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