Da Siracusa alla Milano Fashion Week. Intervista alla make-up artist Eleonora Di Dio





Eleonora Di Dio, proveniente da Siracusa e rinomata make-up artist, porta avanti la sua passione per l'arte del trucco come membro del prestigioso team "Mix Art" fondato da Irene Quaglia. Con la sua esperienza e creatività, Eleonora ha contribuito a definire le tendenze di bellezza durante eventi di spicco come la Fashion Week di Milano. Attraverso un approccio che valorizza la bellezza naturale e l'individualità di ogni modella, Eleonora si distingue per la sua capacità di creare make-up sia raffinati che audaci, sempre in sintonia con le esigenze degli stilisti e delle modelle. L'abbiamo intervistata.


Eleonora, quali sono stati i trend più prominenti nel trucco che hai osservato durante la Fashion Week di Milano e come pensi che influenzeranno le tendenze di bellezza future?

Ho notato che tendenzialmente si è mirato a ricreare look dai colori naturali senza variare troppo i lineamenti di nessuna modella, ricreando quasi una seconda pelle, valutando il make-up come un aggiunta alla propria bellezza senza caricare o stravolgerla. Ci sono stati però anche look molto intensi creando smokey eyes e quindi creando sguardi profondi e questo mi fa molto pensare come una donna possa essere tutto ciò che vuole e variare passando dalla semplicità quotidiana ad un look da passerella più ricercato. Mi auguro che nelle tendenze future continui questa idea della propria bellezza naturale di risaltarla sentendosi a proprio agio, sopratutto per le più giovani donne.

Qual è stato il progetto più creativo o impegnativo su cui hai lavorato durante gli eventi della Fashion Week e quali sono state le tue strategie per affrontarlo con successo?

La maggiore ‘difficoltà’ in questi eventi è creare dei look che risaltino la bellezza di ogni modella e allo stesso tempo mettere in luce la particolarità di ogni indumento o gioiello indossato senza fargli ombra e facendo sentire a proprio agio la modella, secondo me elemento fondamentale. La mia strategia è stata creare dei make-up naturali ma comunque di impatto concordando con stiliste e modelle i colori che meglio potevano abbinarsi ai vari look o cambi di stile in passerella.

Quali sono le differenze principali tra creare look per le passerelle della Fashion Week e per altri eventi o contesti, e come gestisci queste differenze nella tua pratica professionale?

Come ho accennato prima, la differenza in un contesto come la fashion week è riuscire a mettere in risalto tutto ciò che le modelle indossano e rispettare comunque ciò che ogni stilista chiede di ricreare quindi spesso capita di essere più ‘limitati’ rispetto magari ad un contesto più libero dove si valutano altri elementi per creare dei make-up. Affronto ogni richiesta come una sfida contro me stessa affinché riesca a ricreare ciò che mi è stato richiesto ma comunque adattarlo ad ogni modella, la continua ricerca e i continui aggiornamenti su tecniche pratiche sono essenziali per affrontare ogni contesto al meglio. Intervista a cura di Alberto Caccia

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